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Mostra Fotografica Settore 1

21/12/2019
Evento Greiner 70°

Via Montesuello Anni 30

Rappresenta la sede storica della Greiner. Nella foto è rappresentato lo stabilimento “Eredi Bossini”. In lontananza si può notare la piana di Rossaghe, spazio nel sorge il campo da calcio in erba sintetica
Il sito produttivo in cui si collocano gli attuali impianti della Greiner ha una storia che inizia un decennio prima della fondazione della “nostra” azienda. È infatti intorno al 1938 che Guido Bossini inizia in località Rossaghe la costruzione del primo capannone. 

Una storia aziendale che taglia il traguardo dei 70 anni. Una vicenda imprenditoriale di successo che affonda le radici nell’humus produttivo di Lumezzane e ne rispecchia caratteristiche profonde, elementi salienti, tratti caratteristici. Un frammento circoscritto ma importante per capire il distretto metallurgico di Lumezzane, i suoi valori e i suoi punti di forza, le sue componenti umane e tecnologiche, la sua solidità intrinseca e la sua capacità di espansione.

La Greiner società per azioni viene costituita dal commendator Alfredo Scotti fu Alessandro (originario di Verderio ma residente a Gardone Riviera) e da Guido Bossini fu Giovan Battista il 22 gennaio 1949 davanti al notaio Ottorino Navoni di Brescia. 
Il nome Greiner deriva dal cognome della madre dello stesso Bossini, Melania Greiner, maestra a Lumezzane proveniente da una famiglia di origini austriache. La sede legale dell’azienda è a Milano, lo stabilimento a Lumezzane San Sebastiano. Oggetto della società è “la fusione e la lavorazione meccanica in genere di metalli ferrosi e non ferrosi e il relativo commercio in Italia e all’estero”. Il capitale è di 4,9 milioni: 400mila lire sono versati da Alfredo Scotti, 4,5 milioni di Guido Bossini mediante il conferimento del suo opificio industriale.

Il caso-Lumezzane è stato oggetto, nel corso del Novecento, di svariate analisi, di indagini economiche e sociologiche, di inchieste giornalistiche e storiche. Molti sono andati alla ricerca del misterioso concorso di elementi che ha trasformato una valle appartata, ma non chiusa, in un vivaio di aziende, una serra produttiva o – come è stato felicemente detto, in una “fabbrica di imprese”. 

Tutto questo è la storia della Greiner.